L’OPERA
La grazia bianca, 2016
ACCIAIO CORTEN DIPINTO
470 h x 121 x 121
La scultura, realizzata da Angelo Casciello nel 2016, è parte di un trittico, "Le tre grazie", esposto nel Parco Archeologico di Pompei nella mostra "Casciello Pompei" dal 23 giugno 2017 al 23 maggio 2018. La mia scultura – sostiene l’artista – non rientra nel linguaggio né nello stile della scultura antica, ma racconta il mio mondo immaginario fatto di forme, colori, segni, che il più delle volte si impegnano in un dialogo circostanziato, altre volte creano nuovi spazi di vita, acquistando sempre nuove possibilità di convivenza sia con la natura sia con gli spazi urbani. Penso alle mie sculture come a degli esseri sensibili, dove il vento, la pioggia, il caldo, il freddo, occhi attenti, occhi distratti nel momento in cui si incontrano mettano in moto il sentimento della tenerezza e del mistero.
Nel pensiero di Casciello la scultura è sospesa sul filo di una leggerezza che l’avvicina al progetto, al segno dell’architettura, accarezzandone la sua “anima” e La grazia bianca, che affida al segno, ai sottili fili o tondini di ferro, la possibilità di disegnare e organizzare i volumi diventa parte e simbolo dello spazio che occupa: Rocca Cilento.
Ferdinando Creta.
L’ARTISTA
Angelo Casciello, Genius Loci, nato a Scafati nel 1957. Scultore e pittore di rilevanza internazionale, già all’età di vent’anni si fa notare sulla scena regionale: nel 1979 tiene una importante personale a Napoli nella Galleria di Lucio Amelio. Negli anni Ottanta opera in Francia e in Spagna; partecipa alle Biennali di Venezia del 1986, 2006 e 2011 e nel 1986 all’XI Quadriennale di Roma. Nel 1987 è presente all’Esposizione Tendenze dell’Arte Italiana negli anni’90, presso la Galleria d’Arte Moderna di Zagabria, alla Biennale del Sud dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e alla XXVI Biennale di Gravure a Ljubliana. È invitato a svariate mostre in vari paesi europei; nel 1995 espone alla Biennale Internazionale del Bronzetto Piccola Scultura, Palazzo della Ragione, Padova, nel 1998 all’XI Biennale Internazionale di Scultura Città di Carrara, e nel 2005 all’esposizione La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione A. Pomodoro, Milano. Dal 1988 al 2010 ha preso parte a nove edizioni della Biennale d’Arte Sacra, presso Il Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea, Isola del Gran Sasso (TE). Ha tenuto mostre antologiche all’Istituto Francese Grenoble di Napoli nel 1987; a San Pietro in Atrio in occasione di Contemporanea Como3 nel 1997, al Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea di Isola del Gran Sasso / Teramo nel 2001; al Palazzo Galeotti di Macerata nel 2002; al Castel dell’Ovo di Napoli nel 2003; negli Appartamenti Storici nella Reggia di Caserta nel 2007, al FRAC Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, Baronissi (SA) nel 2010, al Museo Arcos/Museo d’Arte Contemporanea Sannio di Benevento, nel 2013. Nel 2017/2018, in occasione della mostra “Casciello. Pompei”, espone per 12 mesi delle grandi sculture ambientali nel Parco Archeologico di Pompei. Vince nel 2019 il Concorso della Diocesi di Fiano Romano (Roma) per la costruzione del nuovo complesso parrocchiale “Cristo nostra Pasqua”, in collaborazione con l’architetto Alberto Barone/Studio Alfa, promosso dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici e la nuova edilizia di Culto della CEI. I suoi lavori sono stati esposti in mostre tenute in Belgio, Cina, Francia, Germania, Italia, Iugoslavia, Kenja, Spagna, Svezia, Svizzera, U. S. A.